Scoprire la Strada

Temi e i contenuti del grande Viaggio nella Strada

Le Nostre Proposte

La Strada del vino Cannonau attraverso questo sito vuole consentire al visitatore di progettare un viaggio, itinerario o pacchetto turistico all’interno della vasta area Barbagia, Ogliastra, Mandrolisai, dove da secoli si coltiva il più importante vitigno a bacca rossa della Sardegna, il Cannonau.
Tutto questo vasto territorio, oltre ad essere l’area di elezione per la coltivazione del vitigno, è anche uno dei più ricchi  di elementi culturali e naturalistici dell’Isola. E’ per questo che girovagare per Cannonau significherà in realtà scoprire  sapori, profumi, paesaggi, persone e storie che rendono suggestivo il viaggio nel cuore della Sardegna.
Ciò è reso evidente, ad esempio, dai cinque itinerari di una giornata proposti nel presente catalogo.
Il suggerimento è quello di prenotare sempre le visite e le degustazioni ai riferimenti riportati nelle schede oppure agli  indirizzi della Strada che ove occorra, oltre al servizio di prenotazioni, vi potrà mettere in contatto con guide, accompagnatori e interpreti.
La Strada del vino Cannonau rimane a disposizione per fornire informazioni ulteriori  e segnalare gli eventi programmati nei territori.
La Sardegna è un’isola, sta al centro del Mediterraneo ed è conosciuta principalmente per la bellezza del suo mare. Ma la Sardegna è molto più di questo, è paesaggi aspri e taglianti dove il bianco del calcare ed il verde dei boschi si compongono in scenari suggestivi; è colline morbide e sinuose di disfacimento granitico che ospitano vigneti secolari; è profumo di ginepro, lentischio, elicriso, mirto,  sale  marino,  che  trovi  solo  qui;  è  sapori  intensi  che  appagano  i  sensi, è  cultura  millenaria  di  un  popolo  che  custodisce  il  segreto  della  longevità.

Cammino di longevità.

Già in epoca romana le epigrafi riportavano i nomi di antichi sardi ultracentenari, quindi non solo le viti ma anche i centenari vivono in Sardegna da migliaia di anni. Qui il vino ed in particolare il Cannonau è la bevanda con la quale ancora si brinda augurando: “A Chent’ Annos”. Da questo auspicio di vivere sino a cent’anni prende ispirazione il nome del progetto di ricerca sulla longevità AKeA (A Kent’Annos). Il gruppo di studio sul fenomeno dei centenari in Sardegna ha censito e catalogato i dati di circa 3.000 centenari. Il gruppo di ricerca AKeA   ha rilevato che il 93% degli uomini ed il 63% delle donne che hanno preso parte allo studio bevono vino rosso, in particolare Cannonau. Gli intervistati hanno riferito un consumo di circa due bicchieri a pasto. Gli esperimenti compiuti dai ricercatori evidenziano come tali quantità producano un effetto benefico sull’organismo poiché le sostanze contenute nel vino,  sono responsabili della corretta regolazione dell’equilibrio dei processi di ossidoriduzione.  Quindi due bicchieri di Cannonau a pasto contribuiscono, assieme ad altri fattori, a vivere più a lungo.

Le Uve e il Vino Cannonau

Per lunghi anni si sono attribuite al Cannonau origini spagnole, ma nell’ultimo decennio approfondite ricerche scientifiche e acquisizioni documentali hanno smentito questa teoria e stanno riscrivendo la storia della viticoltura in Sardegna e nell’intero bacino del Mediterraneo.

I ritrovamenti nei villaggi nuragici che attestano l’esistenza del vino in Sardegna sono numerosi: bronzetti, vasi vinari, urne e brocche askoidi, ma la conferma definitiva è arrivata da recenti campagne di scavo condotte con moderni ed efficaci sistemi che hanno permesso il ritrovamento di vinaccioli, databili XIV – XV sec. a.C., nel sito di Duos Nuraghes a Borore e di tracce di acido tartarico, databili tra il XII ed il XIII secolo a.C. (compatibile con la presenza di vino), in una tomba nei pressi del Nuraghe Arrubiu a Orroli. Si può, quindi, attestare che la presenza in Sardegna della vite e del vino risale a 3.500 anni fa.

Oggi possiamo affermare che il Cannonau è un vitigno ancestrale che ha la Sardegna come culla di elezione, infatti, gli studi scientifici e documentali hanno dimostrato che, anche se affine geneticamente al Garnacha spagnolo e al Grenache francese il Cannonau appartiene ad una varietà diversa e compare in documenti ufficiali due secoli prima, come confermato dal rinvenimento della prima citazione del Cannonau in un atto pubblico datato 1549, quasi 200 anni prima della menzione in Spagna del Garnacha.

Il Cannonau è il vitigno più diffuso e più conosciuto della Sardegna. Le zone del Nuorese, della Barbagia, del Supramonte, del Mandrolisai e dell’Ogliastra sono quelle dove le coltivazioni di quest’uva a bacca nera sono più abbondanti, circa il 30% della superficie isolana destinata alla coltivazione della vite si trova in queste zone, per un’estensione complessiva di circa 7.500 ettari. Generazioni di viticoltori hanno custodito e tramandato il valore del legame tra il Cannonau e le terre dell’isola, oggi riconosciuto e tutelato dalla Denominazione di Origine Controllata Cannonau di Sardegna. Le tre sotto denominazioni Oliena o Nepente di Oliena, Capo Ferrato e Jerzu coincidono con le zone di produzione; il Cannonnau Doc viene vinificato nelle tipologie: Rosso e Rosato, Rosso Riserva, Passito, Liquoroso, Classico.

 

Cannonau D.O.C.

La Denominazione di Origine Controllata Mandrolisai è riservata ai vini prodotti nell’area geografica del Mandrolisai da Cannonau in uvaggio con Monica e Bovale e viene prodotta nelle tipologie rosso, rosso superiore e rosato.

Il Cannonau si presenta con una buona struttura e con sensazioni gusto-olfattive che ricordano, nelle diverse espressioni, fiori o frutti rossi freschi, che virano verso note più mature di confettura e calde sfumature speziate nella tipologia riserva e classico. In cantina le uve vengono trasformate in vini rosati, freschi e profumati, rossi di corpo, caldi e strutturati che si offrono ad un consumo giovane e all’invecchiamento.

Al naso il vino Mandrolisai appare intenso, rotondo  e fruttato, allo stesso modo al palato quello che emerge è un gusto sapido, pieno, asciutto con retrogusto amarognolo.

Alla Scoperta del Cannonau

La Strada del Cannonau non è solo un’associazione di produttori ma un percorso ideale nella cultura di un popolo orgoglioso della sua terra e dei sapori che sa generare. La Strada si sviluppa in una vasta area che dalle falde del Gennargentu e dal Supramonte raggiunge il mare della costa orientale dell’isola, il suo confine occidentale può essere considerato la statale 131 d.c.n. Questa strada è la direttrice più comoda per raggiungere e accedere alla zona del Cannonau dal resto dell’isola. Come il tralcio principale di una vite, si diparte in branche secondarie, che si addentrano tra le colline, raggiungono il mare o si inerpicano verso il Gennargentu, risalgono le pendici di bianchissimo calcare in un veloce susseguirsi di scenari diversi, dolci e selvaggi.
Il paesaggio agrario con le sue vigne incastonate tra foreste di querce, boschi e pascoli, spesso è l’unico segno discreto del lavoro dell’uomo. I filari fitti, allevati ad alberello, arati ancora con i buoi raccontano la tenacia di vignaioli che non abbandonano le ultime vecchie vigne spesso centenarie. Qui, l’uomo e le piante condividono non solamente i frutti ma anche il prezioso valore della longevità.

La Strada del Cannonau prende il nome dal vino più conosciuto della tradizione sarda, ma percorrendola incontrerete altri vini rossi Doc come il Mandrolisai, vini bianchi, grappe, distillati di mirto e zafferano, pane carasau, olio extravergine di oliva, formaggi e salumi, visiterete graziosi centri storici, imponenti siti archeologici e musei ricchi di storia.

Assaggiate i nostri cibi e i nostri vini, sperimentate l’accoglienza delle nostre strutture ricettive, visitate i nostri musei e immergetevi nella storia millenaria raccontata dai nuraghi e vivrete appieno l’esperienza della Strada del vino Cannonau. I vigneti, così come i nuraghi, sono una componente fondamentale dei paesaggi della Sardegna, una regione che in tutte le sue conformazioni è vocata alla produzione di vino e dove, il sole, la terra, l’esperienza dei produttori ed il trascorrere del tempo regalano a ciascun vino grande qualità e peculiari sentori.

I cinque percorsi proposti vogliono essere solo una traccia per itinerari giornalieri lasciando la libertà di creare un personale tracciato nella trama della Strada.